Pianta della famiglia delle
Labiatae, o secondo le più moderne classificazioni delle Lamiaceae,
distribuita in Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale. In Italia
è comune soprattutto nei campi di pianura e di collina: non arriva mai
alla zona montana e
alpina.
GENERALITÀ Specie
annuale o raramente biennale, che all'aspetto ricorda in miniatura il rosmarino
e forma dei piccoli cespugli alti non più di 15 cm, con fusti a
portamento eretto o ascendente. Le foglie basali sono allargate e intere e alla
loro ascella si dipartono i rami semplici. Le foglie dei rami sono divise in tre
segmenti lineari allineati. All'ascella delle foglie si trovano i fiori, in
numero di uno o due, sessili con calice a cinque denti e corolla bilabiata, a
labbro superiore ridotto o nullo. La corolla è di color
giallo. I frutti sono dei tetracheni avvolti dal
calice persistente: ciascun achenio lungo circa 2 mm e di color grigiastro
è munito di creste trasversali più
scure. Per l'uso terapeutico si utilizza tutta la
parte aerea della pianta.
IMPIEGO
TERAPEUTICO Pianta utilizzata fin dai tempi
antichi, sotto il nome di «cipresso dei campi», come diuretico,
tonico, diaforetico, antiartritico, antireumatico, cicatrizzante e emmenagogo,
ha subíto alterne vicende lungo i tempi: ora venne ritenuta essenziale
per la terapia di diverse malattie, ora fu completamente dimenticata o peggio
ritenuta inattiva. Il camepizio ha senz'altro
proprietà diuretiche e depurative, che favoriscono l'eliminazione
attraverso l'emuntorio renale delle scorie azotate, tra cui principalmente gli
acidi urici. Come depurativo il camepizio serve a
favorire la digestione ma anche per attivare la funzione epatica, risolvendo le
stasi di bile e aumentando la secrezione
biliare. Degna di nota è la sua azione sulla
contrazione uterina, dimostrata recentemente e che giustifica l'impiego di
questa pianta come regolatore del flusso e del ciclo
mestruale. I principi attivi del camepizio sono
resine, sostanze amare, tannini, sali di acidi organici ed
inorganici.
PREPARAZIONI -
Uso interno: si utilizzano l'infuso e la tintura
alcoolica. L'infuso si prepara con 30-40 g di parte
aerea della pianta secca per litro di acqua bollente. Si lascia a riposo per
5-10 minuti, quindi si filtra. Si prende a tazze: 2-3 al giorno come diuretico e
depurativo. Si può utilizzare anche come
regolatore dei flussi mestruali, ma in questo caso va preso per tre giorni prima
del presunto inizio delle mestruazioni. Nelle dismenorree si prende appena
iniziato il ciclo mestruale. La tintura si prepara
con 200 g di camepizio secco per litro di alcool a 50°. Si lascia a macero
per una settimana, indi si filtra e si lascia riposare per una decina di giorni.
Si somministra alla dose di 40 gocce al giorno in due volte, secondo le
indicazioni descritte per l'infuso.
- Uso
esterno: si utilizza il decotto, preparato con 50-100 g di camepizio per litro
di acqua. Si lascia bollire per 10 minuti, poi si filtra a freddo. Il decotto
serve per lavaggi o per preparare compresse sulle pelli lese o ulcerate. È
utile ripetere il trattamento, specie nelle ferite profonde, 2-3 volte al
giorno.
RACCOLTA E
CONSERVAZIONE Il camepizio si raccoglie al momento
della fioritura (tempo balsamico ottimale) da maggio a luglio in giornate
asciutte, quando la rugiada è scomparsa. Si recide con una forbice la
pianta appena sopra la radice. È inutile prestare attenzione alla parte
radicale, perché trattandosi di pianta generalmente annuale, dopo la
fruttificazione va incontro a morte. Per
l'essiccamento si dispone la parte aerea della pianta su graticciati all'ombra,
in locali ben aerati. La pianta secca va conservata in sacchetti di carta o di
tela, e va rinnovata ogni anno La coltivazione di
questa piccola pianta è facile, sia in terreno aperto sia in vaso o
cassetta, qualsiasi tipo di terreno è idoneo al suo sviluppo. Si semina
all'inizio della primavera direttamente a dimora, in file distanti 15 cm. Si
opera un diradamento quando le piantine hanno raggiunto l'altezza di 3-4 cm,
lasciando sulla fila una pianta ogni 7-8
cm. Concimazioni azotate e periodiche irrigazioni
permettono uno sviluppo migliore della pianta.
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